The Handmaid’s Tale

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Written by Micol Rizzo

This review is available only in the original language

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Romanzo divenuto una seguitissima serie televisiva, racconta la storia di Offred, una donna che,  in seguito ad evento atomico che distrugge il mondo, si ritrova a vivere negli Stati Uniti diventati  uno stato totalitario, in cui le donne vengono controllate non solo mentalmente, ma soprattutto  fisicamente.

Offred diventa un’ancella, ovvero una delle poche donne ancora in grado di procreare, il cui  unico scopo è quello di offrire il proprio corpo a uomini (definiti Comandanti) sposati, cosi da  garantire una progenie alla classe dominante.

Il tema centrale, come abbiamo detto, è il controllo del corpo della donna,e devo ammettere di  non aver trovato troppe “discrepanze” e differenze con il mondo attuale.

Nel mondo post atomico, la donna deve coprire ogni parte del proprio corpo, cosi da non  indurre in tentazione gli uomini. La donna deve parlare poco e solo se le viene richiesto, e  ovviamente qualunque azione che possa spingere l’uomo ad avvicinarsi a lei è ritenuta solo ed  esclusivamente responsabilità sua.

Personalmente, trovo affascinante il modo in cui Margaret Atwood, nel 1985 (ovvero l’anno in  cui viene pubblicato il libro), riesca a descrivere cosi accuratamente un mondo che non si  discosta poi cosi tanto, almeno nella mentalità della società, dal mondo attuale, nel 2021.  La donna viene vista come essere il cui unico fine, su questa terra, è la maternità, e colei che non  riesce a riprodursi viene additata come “non donna”. Come qualcosa di poco valore.

Nonostante questo, Margaret Atwood ci dimostrata come neanche la società più repressiva o  totalitaria, riesca nel mondo più assoluto ad estirpare i desideri del singolo individuo, che  seguendo il suo vero io può sempre trovare un’uscita, una luce che lo guiderà anche nel  periodo più buio.

Ritengo che questo libro riesca, nel modo più fine possibile, a criticare la società  contemporanea (e ovviamente anche quella del 1985) e che si possa considerare a tutti gli  effetti non solo una sfida, ma un incoraggiamento a non lasciare che il mondo ci schiacci, a non  seguire quella che la società ci dipinge come l’unica strada possibile, ma a perseverare nel  nostro credo, a preservare il nostro essere un singolo individuo e a non lasciarci imporre la  collettività.

Il senso di ribellione pervade le pagine, dalla prima all’ultima parola, ricordandoci come la storia  non vada mai dimenticata, e come nessuno abbia mai il diritto di annullare la nostra persona

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Margaret Atwood, Il racconto dell’ancella, Ponte delle Grazie, Milano, 2019

Original edition: The Handmaid’s Tale, McClelland & Stewart, Toronto, 1985

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