Lo scudo di Talos

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Scritto da Cristiana Fiorillo

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Per chi non lo conoscesse, Manfredi è uno dei massimi esponenti italiani del romanzo storico. Le sue opere sono in genere ambientate nell’antichità tra la Grecia classica e Roma antica. Dal suo libro “L’ultima legione” è stato tratto anche l’omonimo film del 2007 con Colin Firth e Ben Kingsley. Insomma si tratta di un autore molto celebre anche al di fuori dei confini nazionali, soprattutto grazie alla trilogia “Aléxandros”.

Lo scudo di Talos è perfettamente in sintonia con le altre opere dell’autore ma, dietro le pagine di questo libro, non si nasconde solo un romanzo storico ma una storia di rivalsa sociale. Ambientato nell’antica Sparta al tempo delle guerre persiane, il libro narra le vicende familiari che coinvolgono il guerriero Brithos e il pastore storpio Talos. Nonostante la rigidità del sistema sociale spartano, la guerra pone le basi per un avvenimento unico del suo genere. Grazie ad una scrittura coinvolgente, per il lettore non sarà difficile empatizzare con il protagonista del racconto, vivendo la disabilità negli anni della perfezione del mondo greco. Il susseguirsi delle vicende dimostrerà come la deformità fisica si possa trasformare in un dettaglio e ad emergere sono le persone e i loro sentimenti, nonostante il contesto.

Il romanzo non manca di accuratezza storica ed i riferimenti a figure come quelle di Pantite e Aristodemo, tra i pochi superstiti della celebre battaglia delle Termopili.

L’autore permette al lettore di assaporare la vita della Polis greca con una ricostruzione dettagliata dei luoghi ma soprattutto delle interazioni sociali che dominavano nell’antica Sparta.

La lettura del romanzo risulta essere molto piacevole grazie al giusto equilibrio tra avvenimenti, che rendono la trama vivace ed intrigante, e descrizioni accurate di paesaggi e personaggi. Al termine dell’opera ci sarà quella sensazione di nostalgia che potrebbe spingere il lettore a sfogliare nuovamente le pagine del libro alla ricerca di nuovi dettagli legati al protagonista della storia. Insomma si tratta di un’opera assolutamente consigliata, anche per i più giovani, in quanto il messaggio di fondo, nemmeno poi tanto velato, è quello del guardare al di là delle disabilità fisiche dell’individuo e concentrarsi su ciò che esso è e può rappresentare per gli altri.

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Valerio Massimo Manfredi, Lo scudo di Talos, Mondadori, Milano, 1988

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