Disturbo della pubblica quiete

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Scritto da Dimitri A. Piccolillo (Libraio Mondadori Bookstore Barona)

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Esordio inaspettato questo di Luca Bizzarri.

Da una persona famosa come lui (attore, comico, personaggio televisivo, conduttore e presidente della Fondazione Palazzo Ducale di Genova), normalmente ci si aspetta una autobiografia.

“Questo è ciò che mi hanno chiesto infatti!” scherza Luca nella chiacchierata che abbiamo fatto in streaming (disponibile al seguente link https://www.youtube.com/watch?v=g2oR99LH0wc )

Ma Luca è un personaggio fuori dagli schemi e invece della biografia confeziona uno splendido romanzo in cui mescola sapientemente il thriller e la comicità. Nel delineare la storia, l’autore tratteggia dei personaggi straordinari ed incredibilmente realistici (molti di loro sono proprio frutto di conoscenze dell’autore, che ha mischiato caratteri e voci di amici e conoscenti). Nella cornice di una generica città di mare italiana, l’ispettore Marco Pieve e l’agente Enrico Rossetti si ritrovano alla fine di un bellissimo turno di pattuglia serale dove non hanno dovuto fare altro che girare per la città senza alcuna problematica. Il giro di pattuglia volge al termine, ma poco prima del rientro in caserma ricevono una richiesta d’intervento: in un quartiere particolarmente malfamato un immigrato continua incessantemente a prendere a caldi una porta, disturbando la quiete pubblica di tutto il quartiere.

La risposta alla chiamata avviene a malincuore e sconvolgerà le loro vite per sempre. Ad attenderli sul luogo trovano Mamadou, detto “Ibra” perché pare che sia alto come il calciatore Ibrahimovic. Senza mai smettere di prendere a calci una porta, il giovane gigante nero continua ad urlare di portarlo in galera.

Inizia così un tira e molla lungo tutta la notte in cui si intrecciano le vicende dei tre personaggi principali, viene a galla lentamente il loro passato, i loro desideri e ciò che li spinge ad affrontare ognuno la propria disperazione.

A loro fanno da contraltare una serie di personaggi iconici e straordinari: uno su tutti Zbir, boss colto e raffinato che tiene le fila del quartiere stando sempre nell’ombra. Nel dispiegarsi della vicenda l’autore mette in scena tutta l’umanità che si nasconde nei vicoli e nelle strade della città, le speranze, i sogni e la disperazione che abitano le persone, indipendentemente dal loro lavoro, dalla loro provenienza o estrazione sociale. Tratteggia con pennellate semplici ed efficaci personaggi indimenticabili e cala il lettore in una piccola ed avvincente storia che risulta davvero inaspettata, proprio perché fuori dai canoni a cui siamo abituati quando leggiamo il nome di un personaggio famoso sulla copertina di un libro.

Un romanzo consigliatissimo.

Personalmente non vedo l’ora di leggere qualcos’altro di Luca Bizzarri, perché con questo esordio ha dimostrato davvero la sua bravura anche nella scrittura.

Chapeaux!

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Luca Bizzarri, Disturbo della pubblica quiete, Mondadori, Milano, 2020

 

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