Green (Trilogia delle gemme 3)

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Scritto da Giada Marino

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Amare non è solo dire «ti amo», a volte è necessario pronunciare le fatidiche parole «restiamo amici» se ciò porta al risultato che potremo proteggere il nostro amore. Questo è quello che è costretto a fare Gideon perché nel frattempo è entrato in possesso di documenti che potrebbero cambiare completamente la visione della storia.

Per la serie “Serie complete” oggi vi parlerò di Green, il terzo e ultimo volume della saga La trilogia delle gemme. Alla fine del secondo libro il cuore di Gwendolyn (e, devo ammettere, un po’ anche il mio) si è frantumato dopo aver ricevuto dal conte la notizia che Gideon l’ha fatta innamorare di proposito. Il conte non ha risparmiato i complimenti circa l’abilità del suo pupillo che, poverino, aveva così poco tempo dal momento che ne aveva sprecato moltissimo a fare la stessa cosa con Charlotte, la quale si era rivelata inutile per la missione. Dopo quella scoperta tutte le certezze di Gwen crollano ma, nonostante il cuore a pezzi, deve continuare a impegnarsi per capire quale sia il segreto finale perché sembra proprio che abbia anche fare con lei più che con qualsiasi altro viaggiatore nel tempo.

Per fortuna, però, che gli alleati non mancano. Oltre alla sua migliore amica Leslie, che non smette di fare costanti ricerche sul web e passa giorno e notte provando a risolvere i vari enigmi, Gwendolyn ha accanto a sé Xemerius, il demone-doccione che le fa da spia invisibile e personale. Ma più di qualsiasi altra cosa è l’aiuto di suo nonno (morto quando lei aveva solo 10 anni, ma che ritrova nel passato) a dare una svolta decisiva al labirinto in cui sta brancolando la protagonista. Infatti è grazie al nonno se viene in possesso del cronografo rubato da Lucy e Paul e se le carte in tavola cambiano di nuovo. Ma quale saranno le conseguenze di questo sviluppo della storia? Forse è vero che sarebbe meglio impedire la chiusura del cerchio di sangue, ma suo malgrado Gwen deve usare quel cronografo per avere un vantaggio sulla loggia e su tutti quelli che le stanno nascondendo la verità.

Green è un libro che saprà catalizzare l’attenzione e che non mancherà di emozionare il lettore dalla prima all’ultimissima pagina. Una cosa che ho apprezzato tantissimo in questa serie è che nell’ultimo volume si ritrovano scene ed elementi del primo per far avere una continuità alla storia. Se fossi stata l’editor di questa saga avrei aggiunto un paio di commenti, ma è il mio cuore da lettrice che sta scrivendo questa recensione e devo dire che, da lettrice, l’unica cosa che volevo fare una volta giunta all’ultima pagina era chiudere il libro e iniziare a leggere di nuovo dal primo volume. La prima volta che lo finii ero anche un po’ arrabbiata con l’autrice perché avrei voluto che scrivesse qualcosa in più: volevo rimanere ancora un pochino in quel mondo. Arrivo a fare questa confessione per farvi capire che è un libro che vale proprio la pena leggere.

Non mi resta quindi che augurarvi buona lettura!

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Kerstin Gier, Green (Trilogia delle gemme 3), Corbaccio, Milano, 2012

Edizione originale: Smaragdgrün. Liebe geht durch alle Zeiten, Arena Verlag, 2010

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