La macchia umana

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Quel po’ di stoicismo che ho dentro se ne va, e il desiderio di non morire, di non morire mai, si fa quasi insopportabile.”

Romanzo unico, da leggere con calma, senza fretta, e consigliare ai propri amici come dimostrazione d’affetto. 

La voce narrante è quella di Nathan Zuckerman, che racconta le vicende del suo amico Coleman Silk, anziano docente e preside dell’Athena College, a partire dall’estate del 1998, che portarono alla morte dell’amico e diedero carattere di immortalità alla loro amicizia. 

Dopo un finto e pretenzioso incidente in aula durante un appello, Coleman Silk ha la sventura di definire spettri due studenti perennemente assenti (la questione si capisce molto meglio nella versione inglese in cui si parla di spook che vuol dire spettri, ma anche in maniera gergale negri). Sfortuna vuole che i due studenti assenti fossero afroamericani e dessero a quelle parole la connotazione peggiore, tacciando il loro professore di razzismo. Un’accusa tanto meschina da portare alla morte la moglie, costringerlo a lasciare il lavoro, e da voler fare della difesa da quell’infamia l’ultima crociata della sua vita. 

Un romanzo che va oltre la semplice narrativa. Non fatichiamo ad inserirlo nella categoria dei libri che aprono la mente, capace di grattare via il finto perbenismo che invade la società, attenta a valorizzare il politicamente corretto di apparenza, senza occuparsi dell’essenza del problema. Anzi a volte come insegna la storia di Coleman Silk è il politicamente corretto a fare i peggiori danni e questo oramai è vero per tutto il mondo occidentale. 

È il primo romanzo che abbiamo letto di Roth, e ci ha fatto venire voglia di inserirne molti altri nella nostra lista di libri da leggere. La scrittura è piacere pure per gli occhi, la mente e il cuore. Stile, respiro, storia raccontata, perfezione dei personaggi e, più in generale ancora, il modo in cui descrive l’influenza della società nella quotidianità degli uomini rappresentano uno dei punti più alti della creazione letteraria di Roth. 

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Philip Roth, La macchia umana, Einaudi, Torino, 2001

Edizione originale: Human Stain, Houghton Mifflin Harcourt, Boston, 2000

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