Recensione di Alessia Colombo
Tipologia: silent book
Tematiche principali: migrazione, surrealismo
Tecnica delle illustrazioni: mista, matita e colorazione digitale
Età consigliata: 8 anni in su
Orso si è perso e non trova più la sua tana.
Seguendo la strada si mette in cammino, ma all’improvviso BADABUM! cade nel buco della tana di Volpe. Orso e Volpe ripartono allora insieme alla ricerca della tana, attraversano boschi, fiumi e deserti, finendo per cadere nella tana di Rospo e in quella di Formica, che si uniranno a loro volta alla ricerca. L’ultimo ad aggregarsi al gruppo è Elefante, sulla sua groppa gli animali ripercorrono la strada fatta e… BADABUM! SPATAPAM! BIDIBONG! TIC! finalmente cadono nella tana di Orso.
Ma dov’è Elefante? È rimasto fuori, non riesce a passare dal buco!
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Il tratto caratteristico di questo albo è la semplificazione, infatti sia i personaggi che il contesto sono rappresentati da cerchi e linee di diversa forma, colore e grandezza. Il libro richiama subito alla mente quelle storie dove l’assenza di dettagli e l’astrazione sono protagoniste, primo fra tutti il classico “Piccolo blu e piccolo giallo” di Leo Lionni. In questo caso però non siamo davanti ad un collage, ma una trama di pastelli dove le forme cadono, rotolano e saltano.
Nello specifico, Orso è rappresentato da un pallino marrone, decrescendo in dimensione Volpe è un pallino arancione, Rospo verde, Formica nero ed Elefante è un enorme pallino grigio, tanto grande da uscire dalla pagina. Seguendo lo stesso stile, il bosco, il fiume e il deserto sono linee dritte (verdi, azzurre e gialle) che si trasformano in curve e spezzate quando è Elefante a camminare. Le cadute e i movimenti dei protagonisti generano suoni e il testo sfrutta l’utilizzo della suspense: ogni tanto una pagina tutta rossa ci dice E ALL’IMPROVVISO… e chissà cosa succederà girandola.
Questo albo, edito da Minibombo, è dedicato in special modo ai bambini più piccoli e ha vinto il premio Nati per Leggere nel 2014, nella sezione “Nascere con i libri” (18-36 mesi). L’autrice Nicola Grossi ha lavorato sul concetto di essenzialità, togliendo tutto ciò che non era necessario. L’idea era che i bambini non identificassero la storia con personaggi specifici e dettagliati, ma avessero a disposizione una narrazione dove l’astrazione e l’immaginazione personale fossero fondamentali. Il risultato è un gioco di forme, colori, ritmo e suoni tutte cose che i bambini più piccoli amano tanto e che compongono il loro “lavoro” quotidiano.
Voglia di laboratorio creativo? Siete nel posto giusto, andando sul sito della Minibombo, troverete tante attività correlate al libro, come dare un volto ai personaggi o utilizzare lo stesso stile illustrativo per narrare fiabe famose, ad esempio i tre porcellini o cappuccetto rosso.
Suggerimenti che possono tornare molto utili nel lavoro di gruppo (https://www.minibombo.it/giochiamo_con/orso-buco/).
Buon divertimento e occhio alle buche!
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Nicola Grossi, Orso Buco!, Minibombo, Reggio Emilia, 2013