Niente di vero

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Ma i corpi dei malati trasformano gli altri corpi.”

Abbiamo scelto questo libro per rompere il ghiaccio al primo appuntamento del gruppo di lettura creato assieme agli amici della Mondadori Bookstore di Barona (Milano). Una collaborazione nata per rilanciare la lettura condivisa anche nelle periferie delle grandi città, e che siamo certi durerà nel tempo.

Con la sincerità di sempre, ammettiamo che abbiamo iniziato la lettura del libro poco convinti, senza un perché ben definito, forse l’eccessiva pubblicità o il mare magnum di recensioni che si trovavano in poco tempo su vari giornali e siti di settore. Grazie alla spinta del gruppo di lettura abbiamo abbattuto il nostro preconcetto.

La struttura del racconto si è rivelata adatta alla discussione, tra chi ne ha apprezzato l’ironia tagliente dell’autrice, e chi invece non è riuscito neanche ad arrivare alla fine. E forse è proprio questo il maggiore successo del libro.

L’autrice racconta le dinamiche interne alla propria famiglia con uno sguardo sagace che ci ha fatti innamorare. Dall’infanzia all’età adulta, il lettore è trasportato in un mondo che conosce bene, come quello di una famiglia italiana media. I rapporti tra un padre difficile, e una madre a dir poco apprensiva, fanno si che ci si ritrovi in molti aspetti.

L’ironia, cardine della narrazione, si personifica anche nella caricature in molti, se non tutti, i personaggi raccontati, un eccesso di stile fortemente romano.

I forti riferimenti a icone e situazioni tipiche di un determinato periodo lo rendono un romanzo generazionale, in cui chi ricade nella fascia d’eta dell’autrice riesce a orientarsi con maggiore agilità. Quindi è meglio tenere a mente questo particolare se si pensa di consigliarlo o regalarlo.

In ultimo, giungiamo a quello che ormai si può definire un classico delle nostre recensioni, ma che non possiamo esimerci dal riproporre. Non hanno incontrato il nostro favore i riferimenti alle moderne piattaforme social o a programmi televisivi. A nostro parere rendono mortale un testo che potrebbe avere tutti i crismi per resistere alle insidie del tempo, ed essere letto anche dalle generazioni future.

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Veronica Raimo, Niente di vero, Einaudi, Torino, 2021

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