La verità che ci riguarda

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Mia madre e mio padre non mi amavano come si amavano tra di loro.”

Quante sofferenze possono esserci in una famiglia? In che modo possono essere affrontate? La coesione della famiglia, o il vissuto dai suoi singoli membri, quanto deve essere profondo e intenso per poter rispondere colpo su colpo ai patenti che la vita propone?

Il testo parla di violenze verbali e manipolatrici, che per quanto possano sembrare lontanissime dalla nostra quotidianità, in realtà non lo sono. Dipendenze affettive che segnano in negativo intere esistenze, come una malattia non diagnosticata, e di cui il malato non ravvisa i sintomi.

Da un lato abbiamo la figura di Tiziano, santone che costruisce una setta religiosa intorno alla sua misteriosa figura. Tela di ragno in cui rimarranno impigliate centinaia di persone, tra cui la madre di Milena, la nostra protagonista.

Dall’altro lato abbiamo Emanuele, fidanzato di Milena che trascinerà la ragazza fino agli abissi della non consapevolezza, fino a una dipendenza emotiva che la priverà della felicità nonché della libertà.

Il nucleo narrativo è interessantissimo: scoprire che il capo di una setta e un fidanzato tossico usano gli stessi stratagemmi e le stesse dinamiche per influenzare le persone. Un monito alle moltissime persone che si trovano ad affrontare una situazione simile senza averne contezza, se non i consigli mai ascoltati di amici e parenti. Per questo lo indichiamo come un percorso di lettura adatto a tutti.

L’autrice attraverso l’opaca vita di Milena, apparentemente una vita monotona e semplice di una studentessa universitaria, svela i meccanismi subdoli e sempre identici che nascondono nelle parole. Ciò che sorprende di più è la capacità di ricatto che esse esercitano dentro una relazione – che la nostra protagonista non sa riconoscere come tossica –  e dentro una setta religiosa.

Alice Urciolo riflette sulle debolezze umane per svelarci quanto fragili si può essere senza saperlo e senza crederlo; per svelarci quanto difficile e meschino e talvolta menzognero può essere il rapporto che abbiamo con noi stessi.

A suscitare qualche perplessità è la verbosità della narrazione in alcuni tratti, magari è solo una questione di gusti. A nostro avviso, sarebbe stato più interessante lasciare al lettore la capacità di completare un dialogo, o arrivare a certe conclusioni, insomma di attivare le giuste inferenze.

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Alice Urciuolo, La verità che ci riguarda, 66thand2nd, Roma, 2023

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