La tregua

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“Prima di cominciare a dimenticare, bisogna ricordare, bisogna cominciare a ricordare.

Alla fine della lettura di questo libro, sarete accompagnati da un solo sentimento: il rammarico per non averli scoperti prima, sia libro che autore. Le pagine sono simili alle increspature di un lago limpido, in cui sono riflessi i dolori del mondo, gli errori irreparabili, il peso delle responsabilità, i rapporti tra uomo e donna e le domande a cui nessuno vuole rispondere. 

Un gioiello vintage della letteratura latinoamericana. Ambientato a Montevideo negli anni cinquanta, il libro è il lungo diario di  Martin Santomé, un uomo come molti altri, rimasto vedevo da giovane, con l’uno obiettivo di arrivare tranquillamente alla pensione (all’epoca in Uruguay si andava in pensione da giovani se rapportato ad oggi).

La routine dei giorni uguali ai giorni, con finti problemi lavorativi e il ruolo di mediatore tra i tre figli ormai adulti, subisce un capovolgimento con il ritorno di vecchie amicizie e l’assunzione nel suo ufficio della giovane Laura  Avellaneda, timida e chiusa in una silenziosa bellezza. Il rapporto con la giovane collega/sottoposta crescerà con i giorni fino a quando sboccerà in un tenero rapporto amoroso. L’amore e la paura si mescolaranno, tra i ricordi degli amori passati, e un futuro quantomai incerto, con un finale che non possiamo raccontare; ma che siamo certi non deluderanno le aspettative del lettore per intensità e colpi di scena.

Se il testo non dovesse farvi innamorare da principio, continuate a leggerlo perché la bellezza che nasconde è da togliere il fiato. I punti alti del racconto sono molti, di una delicatezza e una visione del mondo unici, tipici di un uomo che ha vissuto il mondo e la vita.

Permetteteci di lasciarvi un consiglio, regalate questo libro a una persona al vostro primo appuntamento, se lui o lei non dovesse innamorarsi del libro, non fate che ci sia un secondo appuntamento. 

Bisogna capire che il libro è figlio del suo tempo, e quindi alcune espressioni dure e politicamente scorrette (e usiamo un eufemismo), tutt’altro che condivisibili, vanno inquadrate in quel tempo. Non lasciate che questo possa inficiare in alcuna maniera il valore della lettura. 

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Mario Benedetti, La tregua, Nottetempo, Milano, 2023

Edizione originale: La tregua, Alfa, Montevideo, 1960

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