“Solo i vincitori hanno un destino. Gli irrilevanti no, ne sono privi. Non sono riconosciuti.”
Lettura impegnativa, anzi ad essere sinceri alcuni concetti complessi meritano un secondo tempo di riflessioni, che ci siamo ripromessi di dedicare in futuro, per riprendere fiato dalla profondità di alcuni concetti. Filosofia, storia, teologia, sociologia si mescolano nel torrente di parole e ricordi e ragionamenti dell’autore.
Nulla di sorprendente se si tiene presente che l’autore è stato uno dei maggiori punti di riferimento del giornalismo e della vita intellettuale italiana per molti decenni. Un faro di cultura e visione, che in questo testo si presenta come uomo, nei suoi pensieri più intimi e nei dubbi che tutti gli uomini hanno nelle diverse stagioni della vita. Il filo cronologico parte dagli eventi scolastici fino alla vita adulta, momenti fissati per sempre nella memoria in cui si andava a schiudersi il senso della vita; più di tutti il rapporto con le altre persone, e con sé stesso.
La vita di Scalfari segue parallela la storia d’Italia. I grandi momenti del Novecento che lo hanno visto in qualche modo attore non protagonista, mentre molti altri si accontentavano di rimanere comparse.
Il titolo può essere allo stesso tempo una domanda senza risposta, il modo i cui l’autore si rapporta al Creatore, e così anche tutti noi, non è forse lo stesso? Quante domande inevase? Quanti dubbi ancora in piedi nonostante pensieri filosofici profondi? Quanto è profondo il mare che divide la nostalgia dalla malinconia? Pensieri che vanno affrontati per dare un senso alla propria esistenza, per trovare una ragione alla vita e a quello che verrà dopo di essa.
Una consapevolezza di essere umano che al tempo nasceva durante il periodo scolastico, tra letture disordinate e cattivi maestri da non ascoltare, mentre oggi nasce sempre più tardi, con meno fame di sapere e di fiducia nell’istruzione scolastica. Un velo di malinconia avvolge le pagine e il lettore, un stato d’animo condiviso che ci ha permesso di riflettere sulle nostre vite.
Un libro che va letto perché aiuta a crescere, a qualsiasi età.
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Eugenio Scalfari, L’uomo che non credeva in Dio, Einaudi, Torino, 2010



