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Gioco di ombre

Scritto da Luca Bellomo   Quella piccola ombra, non smetteva mai di perseguitarlo. Infastidiva le sue ore del sonno, senza permettergli di dormire, e quasi sembrava non gliene importasse di quanto le giornate fossero impegnative per lui. Di giorno, non si vedeva. Ma non appena calava la notte, eccola lì. Eppure, lui aveva provato a capire che cosa la provocasse: teneva le tende tirate, impedendo alla luce del lampione antistante la finestra di penetrare; aveva riposto una...

Il paese della matematica

Scritto da Maria Cristina Folino   Un giorno, nel Paese della Matematica, furono rubate presso il Ministero del Tesoro ingenti somme, non di denaro, ma di somme. Allora il ministero della Moltiplicazione e della Difesa sguinzagliò l’esercito su tutto il Paese, e alla fine si scoprì che i ladri erano due impiegati del Ministero della Sottrazione: Divisore e la bella Dividendo. I due minacciavano di non restituire più il bottino se qualcuno avesse osato dividerli. Così, dal Ministero delle Leggi Matematiche...

La grande onda (2 di 2)

Scritto da S.A.     Andrea l’aveva ascoltata attentamente, scrutandola, respirando a mala pena, dopo aveva distolto lo sguardo perdendolo nel vuoto, senza proferire parola si era passato una mano sulla barba alla maniera che piaceva tanto a Laura. Aveva pianto insieme a lei, le aveva stretto le mani più forte che potesse, con le gocce saline che piovevano sulle nocche di entrambi, infilandosi tra le dita serrate. E poi c’era stato il libro, il...

La grande onda (1 di 2)

Scritto da S. A.      Laura mise in moto l’auto e si allontanò da quel luogo con la mente annebbiata. Le mani erano scosse da un lieve tremolio e si rese conto che non era del tutto vigile, così accostò in una piazzola, all’ombra di una schiera di pini: le dita stringevano il volante come se lei stesse precipitando giù da un burrone e quello fosse l’unico appiglio che potesse salvarle la vita. Chinò...

Alla fine non ci siamo amati

Scritto da Giuseppina Biondo   Alla fine non ci siamo amati Conoscersi in lockdown / è stato inatteso. Per me e per te poi / il problema è saltato una volta che / dovevamo vederci. Perché io volevo / baciarti, però tu capivi, volevi / da me qualcosa, forse anche di più. / Ma alla fine non ci siamo amati.   Oppure non aspettare le 22:00 Oppure non aspettare le ventidue, scrivimi prima che io...

I ricordi del cuore (3 di 3)

Scritto da Franco Casadidio     Anche se immaginava già la risposta, Franco amava stuzzicare suo figlio intorno all’argomento “ragazze”. “Cosa ne penso? Penso che non ci sia nulla da dire, le ragazze sono così smorfiose che non vale neanche la pena studiare un modo per guardarle senza essere visto: basta non guardarle affatto e il problema è risolto. Noi a scuola facciamo tutti così!”. Franco stava per replicare che quel pensiero sarebbe rimasto immutato ancora per poco...

I ricordi del cuore (2 di 3)

Scritto da Franco Casadidio     “Vedi Luca, una volta ogni nazione aveva la sua moneta e tra un Paese e l’altro esistevano dei posti di polizia in corrispondenza dei confini, così ogni qualvolta se ne attraversava uno, si veniva sottoposti a dei controlli. Venivano richiesti i documenti e, in alcuni casi, si ispezionava l’automezzo per assicurarsi che non si trasportasse nulla di illecito. Come se non bastasse, ogni volta che si lasciava l’Italia per andare all’estero bisognava recarsi...

I ricordi del cuore (1 di 3)

Scritto da Franco Casadidio     Raggomitolato sul sedile anteriore dell’auto, con un paio di pantaloni corti che lasciavano scoperte le lunghe gambe segnate dalla prima peluria pre-puberale, Luca sonnecchiava gettando, di tanto in tanto, un’occhiata fuori dal finestrino. La sveglia, quella mattina, era suonata alle quattro e questo, unito all’emozione per il viaggio che lo aveva tenuto sveglio quasi tutta la notte, aveva fatto sì che il sonno prendesse presto il sopravvento, facendo piombare l’auto nel silenzio più assoluto....

Campi, Sparse, Flusso

Scritto da Armando Gioia   Campi Spesse volte andando per i campi distesi ho udito vocii indistinti; rombi di terra dileguarsi in addii; lamentii succinti svanire sotterra. Spesse volte andando per i campi incolti ho visto il niente dinnanzi agli occhi; per fame ho visto vagare un tarlo dolente e un nero sciame d’insetti cercare rifugio. Spesse volte andando per i campi inesistenti della mente ho cercato come un segugio tracce, facce, gente nel dolore...

Il nostro spettacolo

Scritto da Fausto Verdecchia _____________________________________________________________________________________________________   Il nostro spettacolo Spegni la luce E accendi le stelle Siediti qui Al buio distenditi Alza lo sguardo e ammira il Silenzio Un teatro tra le quinte del Firmamento Una platea di sogni Tra gli applausi del pubblico Che si incanta davanti allo Spettacolo che io e te Insieme siamo . La città mi parla di te Ogni giorno Accendi il sole e il caffè profuma di te. Tra...