Scritto da Alessia Giannola
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Il libro è ambientato negli anni 60 a Marina di Cecina e racconta la vita di Anna, che lavora come sarta con la sorella Bice. L’attenzione che pone Cassola sulla descrizione dei paesaggi accompagna il lettore per tutto il romanzo, trasportandolo nella sua amata Toscana, tra pinete, colline e mare. È proprio in questi luoghi che si svolge la semplice vita di Anna, in un paese di mare movimentato quasi solamente durante la stagione estiva.
La vita della protagonista è scandita dalla quotidianità: lavora, va al mare, la sua grande passione, e si concede ogni tanto qualche passeggiata con Bice o con le ragazze del paese. Anna in tutto il romanzo appare con un carattere spigoloso e scontroso: non solo respinge i molti corteggiatori, come ad esempio Enrico, da sempre innamorato di lei, ma non si abbandona neanche in abbracci con le amiche, in confidenze con la sorella; tende piuttosto ad evitarli.
In realtà dietro questa corazza si nasconde una donna capace di provare emozioni e di innamorarsi, cosa che succede infatti con Mario, il quale sembra essere l’unico ad intuire la ricchezza dei sentimenti nascosti di Anna. L’amore con Mario è intenso e passionale, ed è anche l’unico vero amore di Anna, purtroppo destinato a vita breve perché clandestino.
Si concede successivamente solo una scappatella con un altro ragazzo, Marcello, un donnaiolo di paese, attirando così rumorosi e squallidi pettegolezzi. È dunque errato pensare che Anna non abbia cuore, come il titolo fa pensare, lei semplicemente non riesce a comunicare e a manifestare il suo amore e i suoi sentimenti.
La scrittura di Cassola è scorrevole e sembra che si colga una relazione tra questa e la vita della protagonista: tanto lo stile è essenziale, quanto essenziale è la vita stessa di Anna. Ed è proprio questo, secondo me, uno dei punti di forza del libro e che attrae il lettore. Alla fine del romanzo Anna prende piena consapevolezza del suo essere e, al contrario della sorella che attua scelte socialmente accettate, lei sceglie se stessa, rinuncia ai cliché, alle convenzioni imposte dal tempo: il suo cuore non è arido, è libero!
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Carlo Cassola, Un cuore arido, Einaudi, Torino, 1961