Bagheria

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Scritto da Gessica De Blasio

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Il racconto autobiografico di Dacia Maraini si apre con l’arrivo a Bagheria, dopo aver vissuto due anni in un campo di concentramento in Giappone. Una Dacia bambina, ci parla delle sensazioni e le paure che vive ogni giorno a contatto con la morte, impara a saperla osservare e conviverci.

Dopo il lungo viaggio per attraversare l’oceano e giungere in Italia, Dacia arriva in Sicilia, dove si trova a vivere in una nuova realtà, molto diversa da quella in cui ha vissuto in precedenza e cerca di comprenderla, accorgendosi subito delle forti limitazioni per le donne. È una bambina molto curiosa e sveglia, osserva tutto quello che la circonda e legge molti libri, ma i ricordi della sua infanzia non sono sempre felici anche dopo l’esperienza del campo e della guerra.

A Bagheria, la vita non le risparmia l’esperienza dell’abuso sessuale da parte di un amico di famiglia. Da qui la sua riflessione sulla società, fatta dagli uomini per gli uomini che non riconosce alle donne la possibilità di dire no. Dacia si allontana molto presto dai luoghi della sua fanciullezza e dell’adolescenza di cui le restano vecchie fotografie. Queste diventano le fonti ausiliarie della memoria personale.

L’autrice osserva il paesaggio della città ormai mutato rispetto ai suoi ricordi d’infanzia, delineando un quadro della storia di Bagheria, in cui la natura è ormai stata deturpata dall’avidità e dalla corruzione della politica locale.

La penna dell’autrice disegna con le parole una natura pittoresca, ricca di profumi delicati e colori brillanti a cui vengono opposti disastri edilizi, palazzi fatiscenti, distese tristi e sconfinate di cemento. Dacia, ci guida nella vecchia villa che appartiene alla sua famiglia, dove ha vissuto la sua infanzia, qui osserva fotografie e dipinti che la portano spesso a ricordare la sua famiglia: nonni e zii da cui però ha deciso molto presto di prendere le distanze. Solo il ricordo di uno scritto della zia Felicita sembra restarle più caro, insieme al dipinto di una sua antenata: Marianna Ucria.

Questo libro permette di vedere quello che c’è dietro a uno dei romanzi più famosi di Dacia: La lunga vita di Marianna Ucria, ma è anche molto di più. Rappresenta un’importante fonte per comprendere l’autrice: una donna che potremmo definire “avanti”, con le idee chiare fin da bambina, che molto presto prende le distanze da una società maschilista e omertosa, denunciando quello che tutti fingono di non vedere senza paura delle conseguenze.

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Dacia Maraini, Bagheria, Rizzoli, Milano, 2019 (prima edizione 1993)

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