Diario in Bolivia

http://www.booktomi.com/wp-content/uploads/2020/09/20200924_233417_0000-1280x1280.png

“Giornata nera per me: l’ho superata a forza di volontà perché mi sentivo a pezzi.”

Questa recensione non vuol essere un giudizio sul personaggio storico-politico, né un processo su cosa è stata la storia latinoamericana durante la guerra fredda, campo di confronto tra USA e URSS, superpotenze impegnate in molteplici conflitti periferici per evitare scontri diretti, dalle conseguenze inimmaginabili. Non è questo il luogo e, francamente, non pensiamo di esserne capaci.

Il libro è la riproposizione del diario tenuto da Che Guevara durante la guerriglia in Bolivia contro il governo illegittimo guidato da René Barrientos Ortuño.  Un testamento politico e una testimonianza storica di enorme impatto che siamo stati fortunati a poter leggere, perché la Storia, con la S maiuscola, è fatta anche da questi racconti, per quanto rimaneggiati, per quanto di parte.

Il diario assume un valore inestimabile se si pensa alle condizioni in cui è stato scritto. Le difficoltà ad avere carta e matita, a mantenere gli scritti asciutti quando si doveva guadare un fiume inseguiti dall’esercito regolare, senza contare la volontà di fermarsi a scrivere quando la stanchezza di una lunga marcia prendeva l’anima. La volontà di raccontare ciò che altrimenti sarebbe stato dimenticato.

Stupenda è la fotografia che viene fatta dal Che dei contadini boliviani: gente sfruttata fino al midollo, schiavi inconsapevoli di un sistema produttivo amorale e di un sistema governativo senza pesi e contrappesi, che solo attraverso il soggiogamento del popolo riesce a mantenersi in vita.

Al netto delle considerazioni storico-politiche sulla figura del Che, e sulla sua azione militare in Bolivia, le pagine del diario riportano in vita un eroe romantico, forse idealizzato, e della sua “folle” avventura, per seguire un ideale più alto.

Un uomo capace di attraversare in lungo e in largo il subcontinente latinoamericano per provare a portare giustizia sociale, o quello che lui pensava lo fosse. Spinto forse più da un sentimento di panamericanismo che di comunismo.

_____________________________________________________________________________________________________

Che Guevara, Diario in Bolivia, Feltrinelli, Milano, 2001 (prima edizione 1968)

Edizione originale: Diario del Che en Bolivia, Instituto del Libro, L’Avana, Cuba, 1968

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *