Le case dei serial killer

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Ma se una cosa sembra troppo bella per essere vera, di solito è falsa.”

Prima di condividere il nostro pensiero sul libro, pensiamo sia giusto aprire tre parentesi di riflessioni, che riguardano nell’ordine: l’idea elaborata, la scrittura e il realizzazione. 

L’idea di base del testo, per quanto già affrontata da altri autori, ha certamente un suo aspetto interessante. Raccontare le case e le vicende dei serial killer ha un appeal sinistro che è difficile non ammettere, un interesse a metà strada tra il morboso e la curiosità. Poi andando avanti con la lettura si è capisce che la scrittrice conosce l’argomento in profondità, nei minimi particolari.

La scrittura per quanto pulita e semplice ci ha lasciato con qualche interrogativo di troppo. Ci sarebbe piaciuto trovare uno stile più avvincente, capace di tenere il lettore incollato ad ogni singola parola scritta, come appunto la storia raccontata consiglia e lascia auspicare. 

Il progetto editoriale, così come presentato, del libro ci ha convinto meno, forse poco curato per i nostri standard. Se la copertina può rientrare in una questione di gusti personali, così come una impaginazione che ci ha convinto meno, forse con qualche refuso in meno il libro sarebbe stato più apprezzato. Un esempio su tutti sono le note a fine testo: qualche fonte era sottolineata, qualche altra in grassetto, qualche altra no. 

Il nostro consiglio-speranza dopo aver terminato la lettura? Auspichiamo che vi possa essere una versione aggiornata del libro, in cui vengano messi in maggiore risalto gli aspetti positivi sopra elencati. Ne siamo ancora più certi dopo aver partecipato alla presentazione del libro, in cui abbiamo potuto riscontrare una sana passione dell’autrice per l’argomento. 

Ripetiamo: vediamo una base buona su cui poter lavorare e rilanciare il libro. Sfruttare al meglio le buona fondamenta che abbiamo visto per poter costruire un’opera capace di affrontare il trascorrere degli anni, e non di mostrare le crepe al primo vento invernale.  

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Cristina Brondoni, Le case dei serial killer, Clown Bianco, Milano, 2022

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