Giorno di vacanza

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“Se mi avessero voluto bene, forse anch’io sarei stata bella.”

Non eravamo pronti a leggere un libro così bello. Non eravamo fisicamente ed emotivamente pronti. Un tuffo nella malinconia a piedi uniti, senza aver voglia di risalire. Alcuni passaggi ci hanno commosso come non ci capitava da tempo; questo però non vi deve far pensare che sia un libro triste. È un testo capace di aprire il cuore come quando si era bambini, per far entrare tutto il bene e il male del mondo.

La scrittrice italo-francese pesca a strascico nella memoria e vengono fuori, speriamo riadattati data la crudezza di quanto racconta, ricordi della sua infanzia.

La protagonista è difatti una quattordicenne di nome Galla, divisa tra campagna e città, con il peso della vergogna per la sua situazione familiare, sociale ed economica che influenza il suo modo di rapportarsi all’esterno.

La disperazione chiama altra disperazione, e attorno a Galla il mondo diventa ostile: la natura che circonda la sua casa vicino alla palude, i professori che la maltrattano, i compagni che la denigrano, ad esclusione di una ragazzina, Fanny, con cui instaura un sincero rapporto di amicizia.

Ogni passo in avanti per lei diventa una conquista estrema, strappata con i denti, anche se questo poi le farà vivere devastanti sensi di colpa. Il primo fra tutti, la decisione di frequentare un liceo lontano da casa, che andrà ad incrinare per sempre il rapporto con la madre; quello con il padre invece non vi sarà mai, abituato a comunicare solamente con la violenza. Qui arriva l’involuzione dei normali rapporti umani, con l’anziana cagna di famiglia, Daisy, capace di farle indirettamente da madre più della madre, incapace (e quindi complice?) di ribellarsi alla violenza del marito contro di lei e le figlie.

I tre mondi di Galla, casa, scuola e natura sono quindi inospitali, e lei a volte spera di poterne uscire solo tramite la morte, anche se forse non lo desidera realmente.

Un libro che va letto prima di ogni altro testo che avete adesso tra le mani, e che noi consigliamo anche di regalare, perché le cose belle vanno sempre condivise.

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Inès Cagnati, Giorno di Vacanza, Adelphi, Milano, 2023

Edizione originale: Le jour de congé, Denoël, Paris, 1973

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